Galeotto fu il morto

Sollevando nubi di polvere corse verso la panchina.
Ripreso fiato sedette sul bordo, con gli occhi rivolti al marciapiede e le gambe penzoloni.
Vide due formiche che trasportavano una cimice morta: erano in disaccordo sulla strada da seguire perché ognuna aveva in mente una destinazione per il carico e tirava nella sua direzione. Quando si resero conto dell'inefficacia degli sforzi, mollarono la presa e si consultarono.
Decisero di disporsi in fila, caricando sulla schiena il bottino e la nuova configurazione funzionava bene.
Nel frattempo atterrò nel prato lì di fianco un merlo, attirato dal corteo funebre improvvisato, ma fu distratto da un lombrico, proprio sotto la zampa. Mangiato il lombrico si dimenticò della cimice.
Le due formiche intanto procedevano spedite.
Giunte all'ingresso del formicaio si accorsero che la cimice era troppo grande e non sarebbe mai potuta entrare.
Arrivò una terza formica che suggerì alle altre di sminuzzare la cimice e di portarla dentro un pezzo alla volta.
Non si poteva fare, il carapace era troppo duro.
Le tre formiche si guardarono e decisero di tornare sul marciapiede per cercare qualcos'altro.
Da un insuccesso era nata un'amicizia.




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