Sguardi differenti



Ti guardo e vedo me.
Ti parlo nella mia lingua con la presunzione che tu la possa comprendere.
Uso espressioni e punti di riferimento che sono chiari per me.
Reagisco male se non capisci o non apprezzi.
Non posso accettare uno specchio ribelle: devi riflettere la mia immagine.
Ti guardo e vedo me.

Oppure...

Ti guardo e vedo te.
Non formulo ipotesi su quello che fai.
Non m'importa sapere perché lo stai facendo.
Non desidero fare la stessa cosa.
Non ho nessuna intenzione di mostrarti come fare meglio.
Ti guardo e vedo te.

Oppure...

Ti guardo e vedo noi.
Riconosco che siamo esseri uguali, con gli stessi bisogni.
Mi adopero per non farti del male.
Taccio e lascio che sia tu il primo a parlare.
Ti guardo e vedo noi.







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